DALLA TERRA AL PIATTO

Ristorazione più sostenibile a km 0.

La scelta di aprire un ristorante a km 0 dimostra il desiderio di impegnarsi per tutelare l’ambiente e i piccoli produttori locali. Ros’e Mari è tutto questo, tutela del territorio e passione per i prodotti locali. Mangiar sano e far mangiare sano è un autentico atto culturale, che favorisce un ritorno ad un’agricoltura più sostenibile e alla scelta della stagionalità degli ingredienti. Proprio per favorire una rinnovata etica della ristorazione, in cui si uniscono gusto, genuinità e sostenibilità.

PASSION FOR THE HOMEMADE

Ros’e Mari nel proprio ristorante propone alimenti raccolti nella propria serra, garantendo così una maggiore qualità dei prodotti.

L’avvicinamento del consumatore alla realtà contadina permette un contatto diretto con la natura, gli animali, la terra e la conoscenza dei prodotti che ci offre, dando più senso allo scorrere delle stagioni che ci offrono frutta e ortaggi sempre differenti. È un’occasione di scoprire sapori, ricette, antiche tradizioni e soprattutto di recuperare un altro pezzetto di rapporto con la natura.

Storia di un’eredità, storie di cuore

Da un ex-vivaio nasce la nostra azienda. Qui crescono i nostri sogni.

“Le mie origini contadine mi portano ad avere propensione verso l’accoglienza, avere intorno delle persone è gratificante tanto quanto avere intorno delle piante. In un ambiente verde, le persone vengono accolte dall’energia positiva. È impossibile resistere a questo richiamo, quando sei seduto nel verde, anche da solo in silenzio, e sei avvolto dal fruscio delle piante, dai profumi dell’orto e del giardino. Fin da bambina ho respirato quest’aria e continuo a farne tesoro. Penso che anche gli altri provino le stesse sensazioni, mi accorgo che è così. Il mio sogno è quello di riuscire a pulire tutta l’azienda per farla diventare un parco fruibile da chi vuole perdersi nel verde.”

Lucia Schirru

NATURA E IDENTITÀ DEL LUOGO

La famiglia Schirru, composta da: Lucia, insieme al compagno Gian Michele Pilo, la sorella Loredana Schirru e al nipote Davide, hanno rilevato nel 2019 l’Agricola Rosmarino, un vivaio nell’Oristanese. L’ingresso fu scoraggiante, con una situazione di totale abbandono e decadenza. Ma loro, grazie alla passione e al lavoro di squadra, hanno riportato l’uomo dentro gli 11 ettari di vasto parco, trasfigurato ormai in una giungla vergine.

Niente bulldozer, ma un piccolo machete per farsi largo fra i rami intricati, come esploratori che pian piano riscoprivano le meraviglie del passato sepolte dalla foresta. L’intenzione era quella di conservare la natura e l’identità del luogo. Questo era un luogo carico di ricordi e l’idea di riportarlo in vita era come una missione.